UNA GIORNATA DIVERSA

di Noemi Di Segni, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane

Sarà diversa da tutte le edizioni passate la prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica, la ventunesima, che si terrà domenica 6 settembre 2020 in oltre novanta località in Italia, coinvolte come ogni anno, da nord a sud, in una manifestazione all’insegna della conoscenza e dell’approfondimento dell’ebraismo, e dell’incontro tra culture. Un’edizione che, a causa della terribile emergenza sanitaria che ha travolto il mondo, e che ha visto l’Italia tra i Paesi più drammaticamente colpiti, dovrà svolgersi in modalità inedite, puntando molto sulle nuove tecnologie, come anche indicato dall’AEPJ, l’associazione europea che fa da “ombrello” a questa grande manifestazione alla quale partecipano oltre trenta Paesi, e che ha raccomandato di prediligere una organizzazione digitale, sul web.
Senz’altro una forte limitazione, per un appuntamento che è fatto di visite alle Sinagoghe e di passeggiate archeologiche, di spettacoli teatrali e di degustazioni kasher, di “assembramenti” di bambini e di affollate mostre ai musei ebraici; ma anche, crediamo, una sfida, che ci proietta in un modo diverso di fare e fruire cultura, spingendoci ad affinare e implementare nuove risorse e nuove possibilità. Se questa terribile crisi fosse capitata anche solo quindici, venti anni fa, nessuno di noi avrebbe potuto fare le “videochiamate”, l’assenza dei social network ci avrebbe costretti in un isolamento ancora peggiore, fare la spesa online sarebbe stata una opzione non praticabile.
Ma abbiamo avuto la fortuna, pur nella grande difficoltà, di vivere in un’epoca iperconnessa. E dunque la Giornata Europea della Cultura Ebraica tiene il passo con i tempi, per un grande esperimento virtuale (che in alcuni casi potrà comunque essere declinato, ove consentito, nel massimo del rigore e del rispetto per le norme, anche nel reale), e che ci auguriamo potrà destare anche quest’anno l’interesse di un ampio pubblico.
Il tema che quest’anno farà da minimo comun denominatore di tutti gli eventi è “Percorsi ebraici”. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, insieme a tutte le realtà locali, ha raccolto la sfida di raccontare al meglio gli itinerari dell’ebraismo italiano, che sono interessantissimi, talvolta sorprendenti, diffusi sul tutto il territorio nazionale.
A partire da Roma, che quest’anno, per la prima volta, è stata prescelta quale Città Capofila: sarà proprio dalla Comunità ebraica più antica della Diaspora, la più popolosa d’Italia, che domenica 6 settembre si darà il via alle centinaia di eventi sparsi per la penisola, che tra reale e virtuale daranno la possibilità di immergersi, per un giorno, nella vita, nella storia e nelle tradizioni di una minoranza presente nel Paese da oltre duemila anni.
Una grande manifestazione di ebraismo vivo e vivace, che ha voglia di raccontarsi e di dare il proprio contributo alla società, e che ci auguriamo possa rappresentare un momento di gioia e una luce di speranza per tutto il Paese, in questo momento così difficile, che l’Italia sta dimostrando di saper affrontare con grandissima forza, dignità e senso di comunità.