Giornate europee della cultura ebraica: una sfida vincente

 


Annie Sacerdoti, board AEPJ 

Se il numero di anni e il numero di partecipanti a un evento costituiscono il metro per determinarne il successo, le Giornate europee della cultura ebraica ne sono un valido esempio. La manifestazione, coordinata dall’associazione europea AEPJ e con il logo del Consiglio d’Europa, compie quest’anno 24 anni, vi partecipano 27 paesi europei e conta ormai migliaia di visitatori ogni anno.

La filosofia della manifestazione, fin dall’origine del 1999, è rimasta la stessa: promuovere un ampio evento di carattere europeo che metta in luce per il pubblico, nella stragrande maggioranza, non ebraico le diversità e le ricchezze del patrimonio culturale e artistico ebraico, l’importanza storica nei singoli paesi dove vivono o hanno vissuto gruppi ebraici, con lo scopo di promuovere il dialogo, i valori della convivenza e lo scambio di idee e cultura, anche come importante mezzo alla lotta all’antisemitismo: la cultura e la conoscenza come veicolo di comprensione e tolleranza.

Gli organizzatori ogni anno propongono un tema comune, idee grafiche e di contenuto per realizzare gli eventi in modo che esista almeno una certa omogeneità tra i diversi paesi partecipanti. Evidentemente ognuno porterà avanti caratteristiche diverse, a seconda del paese in cui opera; ma anche questo dimostra la ricchezza culturale che si desidera promuovere in un’Europa che sa vivere insieme e dialogare. Dunque un’Europa che per tre mesi sarà il palcoscenico di festival musicali, teatrali, conferenze, visite guidate, incontri, portando in primo piano, anche per un solo giorno, questo mondo ebraico per tanto tempo guardato dal grande pubblico come “il grande sconosciuto”.

Negli anni molte organizzazioni si sono aggiunte ai primi paesi (e l’Italia è stato tra questi fin dall’inizio) e collaborano alle Giornate europee;  particolare la Library of Israel che, grazie alla ricchezza del proprio materiale, offre ogni specie di mostre e materiale divulgativo di primo piano a chi desidera inserirlo nel proprio programma.

L’apertura ufficiale a cura dell’AEPJ si terrà la prima domenica di settembre. Quest’anno il palcoscenico sarà la grande sinagoga di Bruxelles e proseguirà nei diversi paesi con date e calendari differenti tra settembre e novembre. L’Italia ha scelto il 10 settembre con l’evento ufficiale a Firenze, come già avvenuto nel 2000.